Fabrizio dice di avere sempre seguito un percorso guidato, quasi obbligato. Prima studio, poi tirocinio e lavoro. Ad un certo punto però la svolta. All’inizio della guerra in Ucraina decide di andare nel Paese a portare dei medicinali. Da lì, tutto è cambiato. Mentre intraprende un percorso lavorativo all’estero, ci racconta di come si sia sempre sentito in una corsa contro il tempo. Una gara, ma contro chi non si sa, che non gli ha mai davvero permesso di capire bene chi volesse essere. Oggi, Fabrizio, prova ad accettare le incertezze e a coltivare la pazienza. Un nuovo percorso alla riscoperta di sé e del suo valore come persona.
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