Ti avevano promesso che tutto si sarebbe risolto una volta trovato un lavoro. Che la tua vita si sarebbe sistemata, che tutto avrebbe iniziato ad andare a gonfie vele. Un lavoro è per sempre: non mollarlo, tienilo stretto, perché sarà la tua fonte di sicurezza e stabilità.
Ma poi hai capito che non è così. Magari il lavoro che hai trovato con così tanto sudore e fatica non è quello che in realtà avresti voluto fare nella vita, magari lo stipendio, che sembra essere sempre meno un diritto e più una fortuna, non basta comunque a coprire i costi di una città frenetica, magari il tuo capo ti ha detto che dovresti dare di più anche se a te quello che importa veramente è lavorare per vivere, non il contrario.
In un attimo la promessa del lavoro che risolve tutti i problemi svanisce, come parole senza più un significato, un valore reale. Ti trovi in mezzo a un mondo che non ti premia anche se hai sempre giocato secondo le regole e cercando di dare il tuo meglio. Scopri che dal senso di realizzazione all’idea di non sapere più cosa fare il passo è molto breve.
Ed ecco qui che vediamo i giovani che all’improvviso non hanno voglia di lavorare. Perché se il lavoro di oggi crea più problemi di quanti ne risolva, allora non ha più senso sacrificarci per utopie e miraggi. I nostri nonni e genitori ci hanno raccontato il lavoro come sinonimo di stabilità, sicurezza, e realizzazione. Oggi, per molti noi, è l’esatto contrario.
Se hai il privilegio di poter scegliere, deciderai magari di cambiare carriera, tornare a studiare, oppure andare all’estero nella speranza che qualcuno là fuori possa darti anche solo una possibilità di riscattarti per i sacrifici che hai fatto.
A volte mi dico che siamo i testimoni di un grande cambiamento, una fase storica che sta mettendo fine al concetto di lavoro come sempre ce lo hanno insegnato. La morte del leggendario “posto fisso” per lasciare spazio a un nuovo concetto di lavoro, fatto di tante esperienze che possano allinearsi con i nostri valori mentre essi cambiano, che mai potranno essere rappresentati da un solo, eterno lavoro.
Come tutti i cambiamenti, anche questo non arriva senza prima dover distruggere tante certezze, lasciandoci con tanti dubbi e paure e pochissime risposte. Se ti senti angosciato da ciò che verrà, non sei tu fuori posto. Lo sappiamo perché ci stiamo passando anche noi.
Se vuoi, puoi ripartire da qui, magari ascoltando le cassette di tanti ragazzi e ragazze che come te ogni giorno affrontano dubbi e paure legati al lavoro, e che hanno voluto condividerle con noi.
La cassetta giusta potrebbe fare la differenza anche per te.
A presto,
Andrea
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